
Sulle strade di don Milani, “l’uomo del futuro”
Torniamo su don Milani per segnalare un libro che ne presenta la storia personale e la passione pedagogica e civile in modo originale e coinvolgente. Infatti, il volume di Eraldo Affinati, L’uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani (Mondadori, secondo classificato allo Strega 2016) ci racconta il prete di Barbiana intrecciando la ricostruzione della sua formazione, della scoperta del cristianesimo cattolico (la sua famiglia era ebrea) e della sua vocazione sacerdotale ed educativa con esperienze attuali altrettanto radicali e incisive di amore e di servizio verso i ragazzi e gli adolescenti, storie cercate e incontrate dallo scrittore in diversi luoghi di questo mondo. Firenze, Montespertoli, Milano, Castiglioncello, San Donato di Calenzano, Barbiana si alternano nella narrazione al Gambia, al Marocco, a Berlino, a New York, a Pechino, a Benares, a Città del Messico, a Volgograd, a Hiroshima, a Roma, dove la profezia di don Lorenzo e la sua straordinaria capacità di guardare al futuro si ripropongono nella testimonianza di uomini e donne che percorrono le sue stesse strade, provocando anche la nostra coscienza a dare risposte significative al bisogno di paternità e di maternità che incrociamo continuamente, in forme manifeste o velate.
«A quasi cinquant'anni dalla sua scomparsa – si legge nella presentazione della seconda di copertina – don Lorenzo Milani, prete degli ultimi e straordinario italiano, tante volte rievocato ma spesso frainteso, non smette di interrogarci. Eraldo Affinati ne ha raccolto la sfida esistenziale, ancora aperta e drammaticamente incompiuta, ripercorrendo le strade della sua avventura breve e fulminante: Firenze, dove nacque da una ricca e colta famiglia con madre di origine ebraica, frequentò il seminario e morì fra le braccia dei suoi scolari; Milano, luogo della formazione e della fallita vocazione pittorica; Montespertoli, sullo sfondo della Gigliola, la prestigiosa villa padronale; Castiglioncello, sede delle mitiche vacanze estive; San Donato di Calenzano, che vide il giovane viceparroco in azione nella prima scuola popolare da lui fondata; Barbiana, "penitenziario ecclesiastico", in uno sperduto borgo dell'Appennino toscano, incredibile teatro della sua rivoluzione. Ma in questo libro, frutto di indagini e perlustrazioni appassionate, tese a legittimare la scrittura che ne consegue, non troveremo soltanto la storia dell'uomo con le testimonianze di chi lo frequentò. Affinati ha cercato l'eredità spirituale di don Lorenzo nelle contrade del pianeta dove alcuni educatori isolati, insieme ai loro alunni, senza sapere chi egli fosse, lo trasfigurano ogni giorno: dai maestri di villaggio, che pongono argini allo sfacelo dell'istruzione africana, ai teppisti berlinesi, frantumi della storia europea; dagli adolescenti arabi, frenetici e istintivi, agli italiani di Ellis Island, quando gli immigrati eravamo noi; dalle suore di Pechino e Benares, pronte ad accogliere i più sfortunati, ai piccoli rapinatori messicani, ai renitenti alla leva russi, ai ragazzi di Hiroshima, fino ai preti romani, che sembrano aver dimenticato, per fortuna non tutti, la severa lezione impartita dal priore».
Per chi ha fatto della scuola una consapevole scelta di vita; per chi sente affievolita la propria passione educativa e vuole (con coraggio) riscoprirla anche guardando dentro se stesso; per chi pensa che in fondo valga la pena di giocare la vita per qualcosa di buono, la lettura di questo libro non sarà inutile.
Corsi di preparazione concorso docenti 2019
La Cisl Scuola di Cosenza organizza i corsi di preparazione per il concorso ordinario e straordinario per i docenti della scuola secondaria di 1° e 2° grado .
Si terranno i corsi di preparazione per il prossimo concorso ordinario per i docenti della scuola dell'infanzia e primaria.
Le adesioni si possono effettuare attraverso i relativi FORM da compilare qui entro il 10 dicembre 2019.
Un numero speciale di Conquiste del lavoro dedicato a Giulio Pastore
Conquiste del lavoro – www.conquistedellavoro.it – quotidiano di informazione economico-sindacale della Cisl, ha dedicato uno “speciale” a Giulio Pastore (Genova, 17 agosto 1902 - Roma, 14 ottobre 1969) in occasione del 50° anniversario della morte. Sotto il titolo “L’eredità di Pastore”, amici, sindacalisti e intellettuali ricordano il fondatore del sindacato e di Conquiste del lavoro (https://drive.google.com/file/d/11hV5DMcRhJh2jwBk-CH5zhmy5b8vDc7c/view?usp=drive_web).
Per chi è convinto che la Cisl debba continuare ad essere un “luogo” in cui elaborare e proporre una visione del lavoro e della società ancorata al rispetto della persona, è importante riscoprire le radici di un’azione che ha solide basi sociali e culturali ispirate – pur nella laicità della proposta e nell’apertura alla collaborazione con tutti – alla fede cristiana.
Nei passaggi decisivi e drammatici che nel Novecento hanno caratterizzato la vita del nostro Paese e dell’Europa, Giulio Pastore (che ha conosciuto sin da ragazzo l’esperienza del lavoro in fabbrica) è stato attento ai “segni dei tempi” e a rispondere alle provocazioni della storia, in un impegno che ha sempre coniugato la formazione e l’agire, passando attraverso l’esperienza della Gioventù Cattolica (come si chiamava allora l’Azione Cattolica giovanile), del Partito Popolare, delle ACLI, del sindacato unitario e della fondazione della Cisl dopo la rottura dell’unità sindacale, fino agli impegni come Ministro per l’intervento straordinario nel Mezzogiorno (governo Fanfani, 1958) e poi in altri dicasteri, senza dimenticare la presenza critica e stimolante nella Democrazia Cristiana, che lo portò a fondare la corrente della sinistra sociale.
Nello “speciale” di Conquiste del lavoro siamo posti di fronte alla forza di una testimonianza che è stata incisiva perché non si è accontentata di soluzioni facili a questioni complesse e si è sempre tradotta in un percorso di popolo, non in forme di protagonismo individuale. I diversi contributi non indulgono certo alla nostalgia del tempo che fu, ma offrono importanti chiavi di lettura dell’azione di Pastore, utili a interrogarsi su quali siano, nel tempo presente e nel guardare al futuro, le risposte che la Cisl è chiamata a dare alle nuove provocazioni della storia. Nell’intervista (a cura di Giampiero Guadagni) che apre il giornale, Annamaria Furlan evidenzia come il fondatore della Cisl sia fonte di «un patrimonio di idee, di valori, di moralità di cui il nostro Paese ha ancora enormemente bisogno per uscire dalle sue contraddizioni storiche»; l’attualità del suo pensiero, per la Segretaria generale, «sta soprattutto nell’aver delineato un rapporto nuovo tra Stato e sindacato, una “collaborazione” che per Pastore deve svolgersi in piena e perfetta autonomia di iniziativa e di programmazione. Questo è uno dei tratti distintivi del sindacato libero per il consolidamento della democrazia e per la soluzione dei maggiori problemi della vita economica e sociale del nostro Paese».
Altri link utili:
https://www.cisl.it/primo-piano/14473-ppp.html: il convegno all’Università Cattolica di Milano sull'attualità del pensiero di Giulio Pastore, fondatore della Cisl (Furlan: "Al centro il lavoro, la dignità della persona, la libertà del sindacato. Questa la sua grande lezione")
http://www.fondazionepastore.it
http://www.fondazionepastore.it/content/giulio-pastore-biografia: Vincenzo Saba, Giulio Pastore, in Dizionario storico del movimento cattolico in Italia 1860-1980. II, I Protagonisti, Casale Monferrato, Marietti, 1982, p. 465-470.
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Foto: Giulio Pastore tra i giovani nell'anno di fondazione del giornale (foto tratta dalla pagina Facebook Conquiste del lavoro