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Ipotesi CCNI scuola utilizzazioni e assegnazioni provvisorie triennio 2019-2022 del 12 giugno 2019

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Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie (mobilità annuale) del personale docente, educativo e ATA per gli anni scolastici 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022

Sospeso lo sciopero del 17 maggio, a palazzo Chigi firmata un’intesa per il rilancio dei settori della conoscenza.

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Istruzione e Ricerca, a palazzo Chigi firmata un’intesa per il rilancio dei settori della conoscenza.
Sospeso lo sciopero del 17 maggio, prosegue la raccolta firme contro la regionalizzazione
A seguito di una notte intera di confronto, a tratti serrato, oggi a palazzo Chigi le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del comparto istruzione e ricerca (FLC- Cgil, Cisl FSUR, Federazione UIL Scuola RUA , SNALS Confsal, Gilda-Unams) hanno sottoscritto un’intesa con il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e con il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti.
 
Si è dunque rivelata utile e positiva la disponibilità, manifestata dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell’istruzione, al confronto con i sindacati della Scuola, dell’Università e AFAM e della Ricerca; è per questo auspicabile che lo svolgimento di corrette relazioni sindacali sia sempre più valorizzata come scelta di metodo permanente e ordinaria, non solo come risposta a iniziative di mobilitazione.
 
Nel merito, dopo che le organizzazioni sindacali hanno ribadito temi e obiettivi alla base della proclamazione dello sciopero, si è giunti alla definizione di un testo di possibile intesa che muove da una chiara e condivisa considerazione del ruolo assegnato alla scuola per garantire identità e unità culturale del Paese, anche attraverso l’unitarietà dello stato giuridico del personale, il valore nazionale dei contratti, un sistema nazionale di reclutamento del personale e le regole per il governo delle scuole autonome.
 
Per quanto riguarda il rinnovo del CCNL, il governo si è impegnato a stanziare risorse per il triennio 2019-21 per recuperare la perdita del potere d’acquisto degli stipendi dell’intero comparto.~Entro il triennio di vigenza contrattuale saranno inoltre reperite ulteriori risorse destinate al personale della scuola per allineare gradualmente gli stipendi alla media di quelli degli altri Paesi europei.
 
Sul versante del contrasto alla precarietà, il governo si impegna ad attivare un piano di stabilizzazione del personale non di ruolo, con particolare attenzione ai docenti precari con tre anni di servizio, riconoscendone l’esperienza in tal modo maturata all’interno di un percorso riservato finalizzato alla immissione in ruolo, la cui definizione che sarà oggetto di discussione in sede di confronto tecnico. Un significativo passaggio dell’intesa riguarda la valorizzazione del personale ATA attraverso il riavvio della mobilità professionale a partire dagli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA.
Per i dirigenti scolastici, di cui l’intesa prevede il pieno riconoscimento del ruolo e delle connesse responsabilità, si conviene l’attivazione di un tavolo specifico che affronti le principali criticità denunciate in occasione della indizione dello sciopero.
 
Assumendo l’obiettivo di un forte rilancio dei settori della conoscenza come opportunità di crescita per lo sviluppo del Paese, l’intesa prevede per Università e Ricerca l’impegno del Governo a promuovere un intervento normativo per consentire maggiore flessibilità nell’utilizzo e nella determinazione dei fondi del salario accessorio. Per quanto attiene l’AFAM, si conviene di confermare e accelerare il processo di statizzazione già avviato. Previste inoltre azioni del governo volte al completamento del processo di stabilizzazione del personale precario degli enti di ricerca, un piano di stabilizzazione per iI personale che svolge attività di ricerca e didattica, nonché di assistenza tecnica e amministrativa, nelle Università.
Su tutte le questioni poste si è riscontrata la possibilità di una proficua riapertura del confronto con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; a tal fine si è convenuto di attivare immediatamente tavoli tecnici di confronto attraverso i quali dare piena attuazione ai contenuti dell’intesa politica.~
Lo sciopero del 17 maggio 2019 è pertanto sospeso, mentre sono confermate tutte le attività di raccolta delle firme a contrasto dei progetti di regionalizzazione del sistema dell’istruzione.
 
Roma, 24 aprile 2019
 

Docenti italiani: è emergenza salariale

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Non sono certo una novità, purtroppo, i dati diffusi oggi dalla Ragioneria Centrale, che certificano una condizione ben nota al personale della scuola, i cui stipendi sono il fanalino di coda all’interno di un pubblico impiego tutt’altro che ben retribuito. “Abbiamo da tempo segnalato – afferma la segretaria generale CISL Scuola Maddalena Gissi – che in un’emergenza retributiva generale del settore pubblico la situazione più grave riguarda i docenti. Sul dato che la Ragioneria rileva incide anche il fatto che vanno in pensione figure che hanno superato i 35 anni di servizio, mentre chi entra in ruolo comincia la sua attività professionale con una retribuzione più bassa, attorno ai 1300 – 1400 euro a seconda della qualifica, ma questo non giustifica certo una situazione intollerabile.

Quando abbiamo chiesto di investire nella scuola – prosegue Maddalena Gissi – sapevamo che c’erano problematiche come questa, rischiano di restare una chimera gli stupendi europei se gli impegni di spesa che il Governo aveva promesso in campagna elettorale vanno in altra direzione. Del resto l’emergenza salari è uno dei punti forti della mobilitazione che stiamo mettendo in atto con tutte le altre principali sigle sindacali”.

“Ci aspettiamo un segnale chiaro e immediato – conclude la segretaria generale della CISL Scuola – diversamente sarà difficile sostenere che non è arrivato il momento di scioperare per rendere più dignitose le nostre retribuzioni e accrescere il potere d’acquisto; di andare in questa direzione ce lo stanno chiedendo le lavoratrici e i lavoratori ed è un segnale che sta emergendo chiaramente anche negli attivi unitari in corso di svolgimento. Chiediamo che un fondo ad hoc per l’istruzione sia stabilito già a partire dal Def di imminente approvazione”.

Scuola secondaria II grado, esami di Stato 2019: la formazione delle commissioni

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Il MIUR ha emanato la nota prot. n. 5222 del 26.3.2019 relativa alla formazione delle commissioni dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione. L'allegato 5riporta la tempistica per la presentazione delle domande che devono essere prodotte dagli interessati entro il prossimo 12 aprile.

La nota 5222 applica i contenuti del D.M. n. 183/2019 adottato ai sensi dell'art. 16, comma 4, del decreto legislativo n. 62/2017.

Si segnala, in particolare, l'introduzione della facoltà ai dirigenti scolastici degli istituti statali del primo ciclo di istruzione di presentare domanda come presidente. Se nominati, detti dirigenti potranno essere sostituiti nella propria scuola (per gli esami conclusivi del primo ciclo) da un docente collaboratore individuato ai sensi del decreto legislativo n. 165/2001.

LOCANDINA REQUISITI QUOTA 100 ACCESSO PENSIONISTICO

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Sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è stata pubblicata  la circolare di attuazione del decreto legge 28 gennaio 2019 n.4, per la cosiddetta “quota 100” e tutte le altre forme di trattamento di pensione anticipata.

La circolare riporta nel dettaglio i requisiti necessari e le indicazioni operative per aderire alle varie forme di pensionamento anticipato. La domanda potrà essere presentata on line dal 4 al 28 febbraio prossimi attraverso il sistema Polis.

Per consulenza gratuita, previo appuntamento, indichiamo le sedi INAS della provincia di Cosenza.

CORSI DI SPECIALIZZAZIONE TFA SOSTEGNO DM MIUR N.92 DEL 08/02/2019

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REQUISISTI DI AMMISSIONE E ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO art.3

Per l’Infanzia e primaria si accede al percorso con abilitazione all’insegnamento conseguita attraverso:

Laurea in Scienze della Formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia; ovvero

Diploma triennale di scuola Magistrale (solo per l’infanzia)

Diploma magistrale;

Diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico;

Diploma sperimentale a indirizzo linguistico; conseguiti entro l’a.s.2001/2002 o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia

Per la scuola secondaria di I e II grado al percorso si accede con:

Abilitazione rispettivamente per una classe di concorso della scuola secondaria di I o di II grado;

ovvero

Titolo di studio di accesso alla specifica classe di concorso rispettivamente per una classe di concorso della scuola secondaria di I o di II grado + 24 CFU/CFA ovvero

Titolo di accesso ad una classe di concorso per il I o il II grado + abilitazione per altra classe di concorso o altro grado di istruzione (non servono i 24CFU); ovvero

Titolo di studio di accesso per una classe di concorso per la scuola di I o di II grado + tre annualità di servizio su posto comune o di sostegno nel corso degli otto anni scolastici precedenti, entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione (non servono pertanto i 24 CFU);

ovvero

Per gli ITP, fino al 2024/25, titolo di studio di accesso (è sufficiente il diploma senza i 24 CFU e senza il requisito dei 36 mesi di servizio)

Sono ammessi con riserva coloro che avendo conseguito il titolo abilitante all’estero, abbiano presentato la relativa domanda di riconoscimento alla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici entro la data termine per la presentazione delle istanze per la partecipazione alla specifica procedura di selezione.