APPROFONDIMENTO:QUALE DIDATTICA PER UNA SCUOLA CONTEMPORANEA?

Il Inserito in Approfondimento.

 QUALE DIDATTICA PER UNA SCUOLA CONTEMPORANEA?

La didattica a distanza e la didattica digitale integrata obbligano oggi a ripensare obiettivi, forme e metodi dell’insegnamento, affrontando nodi non nuovi, ma che da tempo chiedono in verità di essere sciolti.

All’argomento che è oggi, inutile sottolinearlo, di grandissima e pressante attualità come sperimentano quotidianamente docenti, studenti e famiglie, sono dedicati i due interventi che proponiamo nella “Finestra di approfondimento” di Cisl Scuola Cosenza, entrambi di Pier Cesare Rivoltella, Docente di Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica di Milano e Presidente della Sirem (Società Italiana di Ricerca sull'Educazione Mediale).

 

Il primo, “Quale didattica per una scuola contemporanea?”, (https://www.raicultura.it/articoli/2020/10/Quale-didattica-per-una-scuola-contemporanea-806fbaac-10b5-41b2-9e9b-607311b6a1de.html), è tratto dall’evento in streaming “Verso Fiera Didacta 2021” dell’ottobre 2020 (Fiera Didacta è organizzata dall’Indire - Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa).

Rivoltella articola la sua riflessione sulla base di tre idee: 1) una didattica capace di intercettare le forme e i linguaggi della contemporaneità; 2) una didattica in grado di insegnare l’attualità saldando insieme la scuola e la vita; 3) una didattica capace di consegnare o di far sviluppare agli studenti le chiavi di accesso alla loro cultura, mettendo in dialogo innovazione e tradizione.

Dura 11 minuti: si può fare.

Nel secondo intervento, tratto dal quotidiano Avvenire del 27 novembre 2020 (https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/in-presenza-o-a-distanza-la-didattica-merita-di-pi), Pier Cesare Rivoltella parte dal tema del “Governare l’inatteso”, cui la Sirem ha dedicato un miniciclo di due webinar su “Scuola e Università al tempo del Covid (o del post-Covid?)”.

Sull’insegnamento – dice il prof – vanno superate le facili contrapposizioni tra “presenza” e “distanza”: è una scorciatoia cognitiva impostare tutto il dibattere sulla base della contrapposizione (o dell’alternanza) tra presenza e distanza. Pensiamo valga davvero la pena leggerlo.

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