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DPCM PER EMERGENZA DEL 3 DICEMBRE 2020

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Pubblichiamo il testo del DPCM 3 dicembre 2020 con relativo allegato e il testo del DL 158 del 2 dicembre 2020.

Le disposizioni del DPCM si applicano dal 4 dicembre 2020 in sostituzione a quelle del DPCM del 3 novembre 2020, e sono efficaci, salvo modifiche, fino al 15 gennaio 2021 e il volantino riepilogativo a cura della CISL.

ISTANZE DI PENSIONAMENTO E CESSAZIONE DAL SERVIZIO -SCADENZA DOMANDE 7 DICEMBRE 2020

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Pensionamenti con decorrenza dal 1° settembre 2021, le domande entro il 7 dicembre

È stato fissato al 7 dicembre il termine di presentazione delle domande di collocamento in pensione con decorrenza dal 1° settembre 2021 del personale docente, educativo e ATA, mentre resta confermata al 28 febbraio la scadenza riguardante i dirigenti scolastici, stabilita dal contratto.
Lo prevede il decreto 159 del 12 novembre 2020 che il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato ieri, 13 novembre, insieme alla circolare nella quale si forniscono, d'intesa con l'INPS, le necessarie indicazioni operative.
Entro i medesimi termini dovranno essere presentate le eventuali domande di revoca, le domande di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale per il personale che non ha raggiunto il limite di età ma di servizio, con contestuale riconoscimento del trattamento di pensione e le domande di trattenimento in servizio per raggiungere il minimo contributivo, ovvero del personale impegnato in progetti didattici internazionali, svolti in lingua straniera, innovativi e riconosciuti.
La CISL Scuola, in sede di informativa, aveva chiesto un tempo ben più disteso per la presentazione delle domande, contestando l'ipotesi iniziale dell'Amministrazione che prevedeva la scadenza il 30 novembre.
In allegato, oltre al testo del Decreto Ministeriale e della Circolare contenente le indicazioni operative, anche una scheda di approfondimento predisposta dall'Ufficio Sindacale-Legale della CISL Scuola nazionale.

Le scuole lasciate troppo sole nella gestione dell'emergenza covid. Dichiarazione di Maddalena Gissi

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Le scuole lasciate troppo sole nella gestione dell'emergenza covid.

Con l'aumentare della preoccupazione per una curva dei contagi in continua crescita si moltiplicano i richiami alla responsabilità, rivolti per lo più in modo unidirezionale alle famiglie, ai giovani, alle scuole e a tutte le componenti che non hanno strumenti decisionali se non la propria coscienza e il rispetto per la salute collettiva.
È evidente che ciò non basta; in assenza di indicazioni dal centro e di un'azione più incisiva e tempestiva da parte delle autorità sanitarie, alle quali non possono sfuggire le tante denunce che i dirigenti scolastici continuano ad inviare, la pandemia continuerà a correre velocemente nelle nostre aule, dove la responsabilità c’è ma non può nulla se costretta in un contesto di lentezza burocratica e farraginosità.
I tanti appelli che riceviamo dalle comunità scolastiche mettono in evidenza una difficile interazione tra i diversi livelli decisionali; sono considerati una normalità i tempi lunghi che occorrono per gli accertamenti in caso di un sospetto covid, ed è evidente che ogni ritardo nell'avviare una procedura aumenta il rischio di altri possibili contagi. Sappiamo di tante scuole costrette ad attendere per giorni e giorni dalle ASL una risposta alle loro segnalazioni. I tamponi sono programmati in diverse regioni con tempi molto lunghi e le quarantene preventive interrompono le attività didattiche sistematicamente, con effetti devastanti nei confronti degli alunni.
Diventa sempre più urgente e necessario regolamentare, anche contrattualmente, le attività di didattica a distanza, per non essere impreparati nel caso in cui si renda inevitabile farvi ricorso.
In una situazione che a volte rasenta il caos e con l'aumento così evidente dei contagi, occorre interrogarsi in modo molto responsabile sull'opportunità di far svolgere in presenza le elezioni dei rappresentanti negli organi collegiali, così come di far mettere in movimento decine di migliaia di persone in tutta Italia per un concorso che rischia di essere straordinario solo per le incognite di carattere sanitario e i disagi legati al suo svolgimento.
Siamo in una situazione di emergenza che non vorremmo fosse in qualche modo sottovalutata: occorrono grande attenzione e grande senso di responsabilità da parte di tutti, a partire da chi è chiamato ad assumere decisioni. Soprattutto occorre non lasciar sole le scuole alle prese con i tanti problemi con cui si misurano ogni giorno.

Roma, 10 ottobre 2020

Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola

Fonte:www.cislscuola.it