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Sono diverse le coperture assicurative che la Cisl Scuola riserva gratuitamente ai suoi iscritti; alcune sono dedicate in modo specifico al personale dirigente, in relazione alla peculiare natura della funzione svolta, con i connessi rilevanti profili di responsabilità amministrativa e legale.
Dai link sotto indicati è possibile accedere alle schede delle diverse coperture, sia quelle previste in generale per tutti gli iscritti CISL Scuola e CISL, sia quelle dedicate in modo specifico ai Dirigenti Scolastici.
Suggeriamo tuttavia di contattare direttamente la struttura territoriale di appartenenza qualora si ponesse la necessità di avvalersene. In tale sede sarà fornita, insieme ad una puntuale assistenza, tutta la modulistica del caso.

Infortuni in servizio e in itinere

Ricovero per infortunio

Responsabilità civile

Responsabilità civile terzi e danni patrimoniali

Tutela legale

“IO CHIEDO QUANDO SARÀ CHE L’UOMO POTRÀ IMPARARE A VIVERE SENZA AMMAZZARE…” Francesco Guccini, uno dei cantautori (e scrittori) italiani più amati e seguiti da diverse generazioni di giovani e meno giovani Francesco Guccini è uno dei cantautori (e scrittori) italiani più amati e seguiti da diverse generazioni di giovani e meno giovani.

Le sue canzoni – pensiamo, per citarne solo una, a Dio è morto https://youtu.be/gvOdKP4Hb2M– continuano ad essere ascoltate e cantate e costituiscono un vero e proprio trait d’union e un linguaggio condiviso tra tantissimi giovani e meno giovani, tra genitori e figli.

Gli ottant’anni di Guccini (14 giugno 2020: «Giugno che sei maturità dell’anno di te ringrazio Dio, / in un tuo giorno, sotto al sole caldo, ci sono nato io, ci sono nato io», Canzone dei dodici mesi, album Radici) sono stati occasione per una serie di interviste, colloqui, articoli che ci hanno mostrato e ci mostrano un autore in piena attività, attento a quello che si muove intorno a noi (e dentro di noi) e aperto al dialogo, disponibile al confronto. Come è stato anche il 27 gennaio scorso, nel Giorno della memoria, quando Teresa Guccini, figlia di Francesco, ha ritirato dalle mani del sindaco di Bologna, Virginio Merola, la Medaglia d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti 1943-1945, assegnata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al padre del cantautore, Ferruccio, che fu appunto tra i militari italiani che dopo l’8 settembre del 1943 rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò e finirono nei campi.

Proprio la recente celebrazione del Giorno della memoria ci offre l’occasione per ricordare che diversi testi di Francesco Guccini sono stati e sono oggetto di riflessione nelle scuole: citandone anche qui uno per tutti, pensiamo alla conosciutissima Canzone del bambino nel vento (Auschwitz) (https://youtu.be/gvOdKP4Hb2M.

E ad Auschwitz, nel marzo 2016, a cinquant’anni dall’uscita della Canzone del bambino nel vento, il cantautore si è recato per visitare il campo insieme all’arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi, e ad una classe di seconda media (https://www.famigliacristiana.it/articolo/quel-bambino-e-ancora-nel-vento-piu-che-mai.aspx - un documentario su quella visita è andato in onda su Rai storia il 27 gennaio 2017, ed è stato riproposto nel gennaio scorso: http://www.francescoguccini.it/giornata-della-memoria-il-27-gennaio-su-rai-storia-due-documentari-con-francesco-guccini/).

Proponiamo, per gli spunti interessanti che può offrire per una riflessione personale e comune anche all’interno di una lezione, la lettera che, per gli ottant’anni, l’arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Maria Zuppi, ha scritto a Francesco Guccini (che si dichiara agnostico), pubblicata sull’Osservatore Romano, nella quale si ricorda tra l’altro proprio la visita fatta insieme ad Auschwitz. È una lettera sul valore dell’amicizia e sulla ricerca del senso della vita di cui tante e tante tracce si trovano nei testi del cantautore emiliano.

Questo il link per accedervi:http://www.francescoguccini.it/giornata-della-memoria-il-27-gennaio-su-rai-storia-due-documentari-con-francesco-guccini/

https://youtu.be/gvOdKP4Hb2M

Buona lettura.

https://youtu.be/gvOdKP4Hb2M

Con la nota 2621 del 4 febbraio 2021 la Direzione Generale Risorse Umane e Finanziarie del Ministero fornisce indicazioni sui tempi da rispettare nella lavorazione degli stipendi riguardanti il personale in servizio su supplenze brevi o supplenze sui posti Covid al fine di consentire il puntuale pagamento delle spettanze.
In particolare, viene evidenziato che per i ratei stipendiali riconducibili alla emissione prevista per il 17 febbraio è indispensabile che le scuole autorizzino gli stessi entro e non oltre le ore 18.00 del 13 febbraio 2021.
Sul regolare pagamento delle retribuzioni al personale supplente siamo purtroppo costretti da tempo a ripetuti interventi, a causa della frequente segnalazione di irregolarità e ritardi; nel caso delle supplenze su posti Covid i problemi sono stati in parte riconducibili al fatto che si tratta di una tipologia inedita, per la quale si sono dovute approntare nuove e specifiche procedure. Ciò non basta a giustificare il disagio, a volte grave e drammatico, che il ritardato pagamento arreca agli interessati, soprattutto considerato che l’attivazione dei posti Covid risale a molti mesi or sono, dunque la fase di “novità” dovrebbe considerarsi ormai abbondantemente superata.

m_pi.-02621.04-02-2021.pdf


Fonte: https://www.cislscuola.it/index.php?id=2872&tx_ttnews%5Btt_news%5D=32288&cHash=ce34426462e7803fbd187825beb02429

No alla Generazione Covid. Un articolo di Massimo Recalcati

«Quando mai un processo di formazione avviene seguendo una traiettoria ideale?»

Mentre si confrontano, in questo tempo di pandemia, i favorevoli e i contrari alle lezioni in presenza, attuate con differenti modalità nelle scuole secondarie di secondo grado e negli altri livelli del sistema scolastico, sembra utile proporre la lettura di un articolo dello psicoanalista Massimo Recalcati, pubblicato su La Repubblica del 23 novembre 2020, intitolato “No alla generazione Covid”.

Dopo aver sottolineato che «la Scuola ha continuato ad essere aperta nonostante sia stata di fatto chiusa», l’Autore – avendo ben presente che la didattica a distanza non è l’ideale – si sofferma su un aspetto importante del dibattito, non sempre evidenziato, ma tuttavia cruciale in questa fase della nostra vita sociale e nel percorso formativo di ciascuno, che tocca la responsabilità e le scelte educative dei genitori (che corrono il «rischio di vittimizzare i loro figli e una intera generazione») e coinvolge gli insegnanti (quelli che con «gesto etico ed educativo … spendono se stessi facendo salti mortali per fare esistere una didattica a distanza»).

Vi lasciamo, senza rubarvi altro tempo, alla lettura dell’interessante articolo di Recalcati, che pubblichiamo integralmente di seguito e che comunque si può trovare, insieme a molti altri e a diverse informazioni sulle pubblicazioni e le attività del noto psicoanalista, al link https://www.massimorecalcati.it/articoli.

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Massimo Recalcati, “No alla Generazione Covid” (La Repubblica, lunedì 23 novembre 2020)

Non ci siamo mai accorti così tanto dell’importanza della Scuola come da quando siamo stati costretti dall’emergenza sanitaria a chiuderla. Si poteva fare di più?

C’erano altre possibilità? Constato che la Scuola ha continuato ad essere aperta nonostante sia stata di fatto chiusa. Questa apertura coincide in primo luogo con la cosiddetta didattica a distanza. A rigore, com’è ben noto a tutti gli insegnanti, si tratta di una contraddizione in termini perché la didattica implica come tale la relazione, la presenza dei corpi, lo stare insieme in una comunità vivente senza l’asettica mediazione assicurata dalla tecnologia. Si potrebbe certamente indugiare, lato docenti e lato allievi, sugli innumerevoli limiti di questa didattica. Evidentemente essa non è affatto, come si dice, l’ideale.

Implica, infatti, uno sforzo supplementare rispetto alla didattica in presenza senza però raggiungere gli stessi risultati. Ma, proviamo a chiederci: quando mai un processo di formazione avviene seguendo una traiettoria ideale? Chi si occupa a diverso titolo di formazione sa bene che quello che dà davvero forma alla nostra vita non è mai nell’ordine dell’ideale. I maggiori effetti formativi si generano non a partire dai successi o dalle gratificazioni, dalle prestazioni mirabili o dalle affermazioni senza intoppi, ma dalle cadute, dai fallimenti, dalle sconfitte, dagli smarrimenti. Ebbene non è quello che sta accadendo sotto il terribile magistero del Covid 19? I nostri figli non si trovano forse confrontati con l’asprezza del reale invece che con il mondo sempre un po’ ovattato dell’ideale? Ogni processo autentico di formazione non è mai un percorso lineare, privo di interruzioni o di avversità, non è mai come percorrere un’autostrada vuota. Il movimento proprio di ogni formazione è spiraliforme e riguarda innanzitutto la capacità di rispondere alla ferita e al trauma: come ci si rialza dopo essere caduti? Come si riparte, come si riprende il cammino dopo essersi smarriti? Ogni formazione è fatta di buoni e di cattivi incontri, di buona e di cattiva sorte. I genitori contemporanei (ben prima del Covid) vorrebbero invece escludere per i loro figli l’esperienza dell’ostacolo e dell’impatto aspro con il reale, la sofferenza e la frustrazione. Per questo essi oggi possono apprensivamente gridare al trauma, preoccuparsi di tutto il tempo irreversibilmente perduto dai loro figli, maledire le rinunce alle quali essi sono stati ingiustamente sottoposti. Ma in questo modo correranno l’inevitabile rischio di vittimizzare i loro figli e una intera generazione.

Se i nostri ragazzi non hanno potuto beneficiare di una didattica in presenza nel corso di quest’anno, se hanno perduto una quantità di ore e di nozioni significative e di possibilità di relazioni, questo non significa affatto che siano di fronte all’irreparabile. Il lamento non ha mai fatto crescere nessuno, anzi tendenzialmente promuove solo un arresto dello sviluppo in una posizione infantilmente recriminatoria. A contrastare il rischio della vittimizzazione è il gesto etico ed educativo di quegli insegnanti che spendono se stessi facendo salti mortali per fare esistere una didattica a distanza.

Insegnare davanti ad uno schermo significa non indietreggiare di fronte alla necessità di trovare un nuovo adattamento imposto dalle avversità del reale testimoniando che la formazione non avviene mai sotto la garanzia dell’ideale, ma sempre controvento, con quello che c’è e non con quello che dovrebbe essere e non c’è. Si tratta di una lezione nella lezione che i nostri figli dovrebbero fare propria evitando di reiterare a loro volta la lamentazione dei loro genitori. Non ci sarà nessuna generazione Covid a meno che gli adulti e, soprattutto, gli educatori non insistano a pensarla e a nominarla così lasciando ai nostri ragazzi il beneficio torbido della vittima: quello di lamentarsi, magari per una vita intera, per le occasioni che gli sono state ingiustamente sottratte.

Coraggio ragazzi, siete sempre in tempo anche se siete in ritardo! È, in fondo, nella vita, sempre così per tutti: siamo sempre ancora in tempo anche se siamo sempre in ritardo.

 

INSERITO IN RICORSI

Con una recentissima Ordinanza la Suprema Corte di Cassazione ha riconosciuto anche ai docenti supplenti brevi e saltuari il diritto a percepire la “Retribuzione Professionale Docenti”, la cui corresponsione ad oggi viene riservata invece ai soli titolari di contratto a tempo indeterminato e determinato di durata annuale o fino al termine delle attività didattiche, con esclusione, quindi, dei supplenti brevi e saltuari. La Suprema Corte di Cassazione ha di fatto confermato il principio della piena equiparazione tra lavoratori tempo determinato e indeterminato ai fini del diritto all’intero assegno tabellare, compresi quindi laRetribuzione Professionale Docenti per il personale docente e il Compenso Individuale Accessorio per il personale ATA. 

La pronuncia della Corte di Cassazione non estende però in automatico i propri effetti “erga omnes”, ma vale solo per il caso giudicato. 

I SUPPLENTI BREVI E SALTUARI
 per vedersi riconosciuto il diritto alla RPD e al CIA devono pertanto attivare specifico ricorso individuale innanzi il Giudice del Lavoro. 

La CISL Scuola di COSENZA dà avvio, per i propri iscritti o per chi si iscrive, all’azione legale per il recupero delle somme dovute relative alla RPD e al CIA. 

COSTI DI ADESIONE AL RICORSO 

Il ricorso è gratuito, ad eccezione del contributo unificato se dovuto per reddito del nucleo familiare superiore a                 € 34.481,00. ATTENZIONE! condizione necessaria per poter aderire al ricorso è quella di essere regolarmente iscritti alla CISL Scuola di Cosenza  e conservare iscrizione per tutta la durata della causa. 

SCADENZA ADESIONE RICORSO 

Si fa presente che il riconoscimento economico della Retribuzione Professionale Docenti e del Compenso Individuale Accessorio è soggetto a prescrizione quinquennale, per cui gli emolumenti accessori vengono erogati fino ai cinque anni antecedenti l’avvio del ricorso da parte degli interessati 

DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER ADERIRE AL RICORSO 

1) copia di tutti i contratti di supplenza breve e saltuaria sottoscritti negli ultimi 5 anni 

2) copia del documento di identità 

3) scheda dichiarativa dei contratti sottoscritti 

4) scheda dati anagrafici 

Pubblichiamo le istruzioni e la guida per la registrazione alla piattaforma ISTANZE ON LINE:

 

Il rtale Istanze Online MIUR ha l’obiettivo di snellire i procedimenti amministrativi e permette di accedere a vari servizi telematici,Per utilizzare le funzioni disponibili bisogna essere registrati  oppure con apposite credenziali di accesso personali (username e password ed aver effettuato la procedura di abilitazion) oppure con un account SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), e. Chi non li possiede e non è abilitato deve registrarsi su Istanze Online ed abilitarsi.

MIUR ISTANZE ONLINE: A COSA SERVE IL PORTALE?

Gli utenti che intendono presentare una istanza al Ministero dell’Istruzione nel comparto scuola devono utilizzare la piattaforma POLIS Istanze online Miur, registrandosi al sistema. I 

Quando serve utilizzare Istanze Online? Il servizio web Miur va utilizzato per presentare in modalità digitale le domande relative ai principali procedimenti amministrativi relativi al personale del settore scolastico.

 

Anche i docenti, per gli stessi motivi legati alle procedure concorsuali, hanno la necessità di usare il portale del MIUR. Inoltre, periodicamente, il MIUR attiva sulla piattaforma il servizio Istanze Online Ricostruzione di carriera. L’istanza consente al personale docente, insegnante Religione Cattolica, educativo e ATA di ruolo di inoltrare la domanda di ricostruzione di carriera alla propria istituzione scolastica di titolarità. Si tratta di una funzione molto importante, in quanto permette di inserire gli anni di servizio svolti prima dell’immissione in ruolo e di aggiungerli all’anzianità di servizio per ottenere, se possibile, il riconoscimento di uno scatto stipendiale e, dunque, un aumento di stipendio.

COME FUNZIONA?

Per presentare le istanze, ciascun utente deve effettuare la registrazione, in modo da poter ottenere un codice personale che viene richiesto al termine della presentazione di ciascuna domanda per confermare l’inoltro della stessa. La procedura va completata con l’abilitazione al servizio, effettuando un riconoscimento fisico presso le segreterie scolastiche o gli uffici preposti. Questo passaggio consente di accertare con sicurezza l’identità del soggetto che richiede i servizi online Miur.

COME REGISTRARSI ISTANZE ON LINE MIUR

Per iscriversi al servizio MIUR Istanze Online occorre, prima di tutto, avere una casella di posta elettronica, che sia istituzionale o una propria e-mail personale privata, oppure di un account SPID. Inoltre, bisogna disporre di un documento di riconoscimento valido e del Codice Fiscale o della Tessera Sanitaria, in quanto durante la compilazione del modulo informatizzato vengono richiesti dei dati desumibili da questa documentazione.

 

Una volta avuti a portata di mano i documenti necessari, è possibile iniziare la procedura di accreditamento, che prevede le seguenti fasi:
– registrarsi attraverso l’apposito form online disponibile in questa pagina, raggiungibile cliccando su ‘Accedi’ dalla home page del portale web Istanze Online e su ‘Sei un nuovo utente? Registrati’ sotto all’area riservata al Login;
– ottenere, tramite mail, il codice personale temporaneo e il modulo di adesione, e seguire il link indicato per la conferma della ricezione;
– stampare il modulo di adesione ed effettuare il riconoscimento in presenza. Per farlo la persona si deve recare presso una segreteria scolastica di una qualsiasi scuola o presso un ufficio preposto, portando con sè un documento valido, il Codice Fiscale e il modulo, e sottoscrivere quest’ultimo in presenza del personale MIUR preposto;
– ricezione della mail di avvenuta attivazione dell’utenza;
– accesso, tramite username e password, alla sezione Istanze Online del sito web e modifica del codice personale – CP, impostando un codice alfanumerico diverso dalla password.

Al termine della procedura, è possibile presentare la domanda di interesse e, in qualsiasi momento, modificare i propri dati e accedere ad una serie di funzioni che permettono di interagire con la pubblica amministrazione online. Vi ricordiamo che il CP può essere recuperato, in caso di smarrimento, dalla propria pagina personale sul portale POLIS, selezionando la voce ‘recupero codice personale’, in modo da ottenerlo tramite l’indirizzo mail indicato durante la registrazione.

NOVITA’ PORTALE POLIS ISTANZE ONLINE 2020

Da un paio di anni l’home page del portale web POLIS è stata rinnovata e sono state effettuate alcune modifiche per accedere e registrarsi alla piattaforma, e per utilizzarne i servizi. L’accesso ai servizi può essere effettuato dalla nuova home page, cliccando sul pulsante ‘Accedi’. Una volta selezionato, l’utente può accedere utilizzando le proprie credenziali, se le possiede, registrarsi, se non le possiede, e / o avviare la procedura di abilitazione, se non è abilitato. Se è già registrato e abilitato al servizio, effettuando il login accede direttamente alla propria home page personale.

Ciascun utente dispone di una nuova area riservata, dalla quale può gestire i dati personali e il recapito email personale. Questa sezione è raggiungibile utilizzando il menu ‘Utente’, evidenziato dal proprio nome e cognome, posizionato in alto a destra.

 

– chi non possiede le credenziali per accedere ad uno dei servizi indicati nell’area ‘Servizi accessibili con le stesse credenziali’ deve effettuare una nuova registrazione e, per utilizzare il servizio Istanze Online, effettuare l’abilitazione.

Vi segnaliamo che, per la procedura di abilitazione, per il personale della scuola non è più necessario disporre di una casella di posta elettronica @istruzione.it. Dunque il personale MIUR e scolastico di ruolo può abilitarsi anche utilizzando un recapito email personale. Tuttavia per chi possiede un indirizzo mail istituzionale, quest’ultimo viene considerato in automatico quello di riferimento per l’utenza nell’ambito delle Istanze Online, anche se si è impostata una email personale nella sezione ‘Area Riservata –>I tuoi dati personali’.

SERVIZI ACCESSIBILI CON LE STESSE CREDENZIALI

E’ possibile utilizzare gli stessi username e password per usufruire dei seguenti servizi:
– Istanze OnLine;
– Iscrizioni online;
– Pago in rete;
– Portale della governance della formazione;
– Assistenti di lingua italiana all’estero.

ISTANZE ON LINE CONTATTI UTILI

In caso di eventuali problemi durante la presentazione della Istanza On line o per l’utilizzo dei servizi messi a disposizione dal MIUR attraverso il sistema POLIS Istanze On line esiste un servizio di assistenza, accessibile dalla home page del sito web POLIS cliccando su ‘Assistenza’. Lo stesso permette di risolvere varie problematiche autonomamente, consultando la sezione dedicata alle domande frequenti – FAQ.

 

In caso di impossibilità di risoluzione autonoma attraverso queste ultime, inoltre, fornisce le indicazioni e i contatti utili, quali numero verde Istanze Online, a chi rivolgersi e altro ancora, per ottenere aiuto, che riportiamo di seguito:

– Istanze Online numero verde 080 9267603 – va utilizzato esclusivamente per problemi relativi alla registrazione e/o all’accesso al portale, ad esempio la mancata ricezione della mail Istanze Online per recuperare la password e lo user, o la modifica dell’indirizzo mail di contatto. E’ disponibile dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:00 alle ore 18:30;
– URP Ufficio Relazioni con il Pubblico – Tel.: 06 58494500, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;Può essere contattato dal lunedì al venerdì mattina, dalle ore 10:00 alle ore 13:00, e dal lunedì al mercoledì pomeriggio, dalle 15:00 alle 17:00, per informazioni di carattere generale e normativo sulla presentazione delle domande.

Per problemi relativi all’abilitazione al servizio, invece, occorre rivolgersi alla scuola o all’ufficio preposti per l’identificazione fisica. Se il problema riguarda la compilazione/presentazione delle domande occorre contattare l’ufficio destinatario dell’istanza.

Vi segnaliamo che periodicamente la password scade. Quando manca poco tempo alla scadenza, viene visualizzato un avviso non appena si accede al portale. 

 

GUIDE OPERATIVE

Per ulteriori informazioni relative a come registrarsi sul portale MIUR Istanze Online e come presentare le domande mettiamo a vostra disposizione i PDF delle guide 2020:


ALTRE GUIDE UTILI CHE TI CONSIGLIAMO DI LEGGERE:

– Codice Personale Istanze Online: come recuperare le credenziali.

UN TIMONE E UNA BUSSOLA PER NAVIGARE NELLA TEMPESTA

“La cultura della cura come percorso di pace”: il Messaggio di Papa Francesco per la LIV Giornata Mondiale della Pace (1° gennaio 2021)

 

La “cultura della cura”: imparare a prenderci cura gli uni degli altri

Come avviene da 54 anni, il Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace (1° gennaio) coglie un aspetto attualissimo, decisivo e globale della vita personale e sociale: all’inizio del 2021, in tempo di pandemia, è dedicato, infatti, a quella che Francesco chiama la “cultura della cura”.

Paolo VI, 1° gennaio 1968: una proposta non esclusivamente cattolica, la Chiesa vuole semplicemente “lanciare l’idea”

Sulla spinta del Concilio Vaticano II, Paolo VI pubblicò il primo Messaggio nel 1968, con un’intenzione precisa: «Ci rivolgiamo a tutti gli uomini di buona volontà – scriveva Papa Montini – per esortarli a celebrare la “Giornata della Pace”, in tutto il mondo, il primo giorno dell’anno civile, 1° gennaio 1968. Sarebbe Nostro desiderio che poi, ogni anno, questa celebrazione si ripetesse come augurio e come promessa – all’inizio del calendario che misura e descrive il cammino della vita umana nel tempo – che sia la Pace con il suo giusto e benefico equilibrio a dominare lo svolgimento della storia avvenire. Noi pensiamo che la proposta interpreti le aspirazioni dei Popoli, dei loro Governanti, degli Enti internazionali che attendono a conservare la pace nel mondo, delle Istituzioni religiose tanto interessate alla promozione della Pace, dei Movimenti culturali, politici e sociali che della Pace fanno il loro ideale, della Gioventù – in cui più viva è la perspicacia delle vie nuove della civiltà, doverosamente orientate verso un suo pacifico sviluppo –, degli uomini saggi che vedono quanto oggi la Pace sia al tempo stesso necessaria e minacciata.

La proposta di dedicare alla Pace il primo giorno dell’anno nuovo – spiegava Paolo VI – non intende perciò qualificarsi come esclusivamente nostra, religiosa cioè cattolica; essa vorrebbe incontrare l’adesione di tutti i veri amici della pace, come fosse iniziativa loro propria, ed esprimersi in libere forme, congeniali all’indole particolare di quanti avvertono quanto bella e quanto importante sia la consonanza d’ogni voce nel mondo per l’esaltazione di questo bene primario, che è la pace, nel vario concerto della moderna umanità. La Chiesa cattolica, con intenzione di servizio e di esempio, vuole semplicemente “lanciare l’idea, nella speranza ch’essa raccolga non solo il più largo consenso del mondo civile, ma che tale idea trovi dappertutto promotori molteplici, abili e validi a imprimere nella “Giornata della Pace”, da celebrarsi alle calende d’ogni anno nuovo, quel sincero e forte carattere d’umanità cosciente e redenta dai suoi tristi e fatali conflitti bellici, che sappia dare alla storia del mondo un più felice svolgimento ordinato e civile» (n. 1).

Il Messaggio del 1° gennaio 2021

Anche Papa Francesco prosegue la tradizione del Messaggio annuale per la Giornata Mondiale della Pace, che consiste sempre in un invito alla riflessione e all’azione rivolto a tutti: «Alle soglie del nuovo anno, desidero porgere i miei più rispettosi saluti ai Capi di Stato e di Governo, ai responsabili delle Organizzazioni internazionali, ai leader spirituali e ai fedeli delle varie religioni, agli uomini e alle donne di buona volontà. A tutti rivolgo i miei migliori auguri, affinché quest’anno possa far progredire l’umanità sulla via della fraternità, della giustizia e della pace fra le persone, le comunità, i popoli e gli Stati».

Emergenza Covid-19, multisettoriale e globale, e crisi interrelate (climatica, alimentare, economica e migratoria). “Cultura della cura” per debellare la cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro

Il testo, alla cui lettura vi lasciamo subito, è come sempre di grande attualità: «Il 2020 è stato segnato dalla grande crisi sanitaria del Covid-19, trasformatasi in un fenomeno multisettoriale e globale, aggravando crisi tra loro fortemente interrelate, come quelle climatica, alimentare, economica e migratoria, e provocando pesanti sofferenze e disagi. Penso anzitutto a coloro che hanno perso un familiare o una persona cara, ma anche a quanti sono rimasti senza lavoro. Un ricordo speciale va ai medici, agli infermieri, ai farmacisti, ai ricercatori, ai volontari, ai cappellani e al personale di ospedali e centri sanitari, che si sono prodigati e continuano a farlo, con grandi fatiche e sacrifici, al punto che alcuni di loro sono morti nel tentativo di essere accanto ai malati, di alleviarne le sofferenze o salvarne la vita. Nel rendere omaggio a queste persone, rinnovo l’appello ai responsabili politici e al settore privato affinché adottino le misure adeguate a garantire l’accesso ai vaccini contro il Covid-19 e alle tecnologie essenziali necessarie per assistere i malati e tutti coloro che sono più poveri e più fragili.

Duole constatare che, accanto a numerose testimonianze di carità e solidarietà, prendono purtroppo nuovo slancio diverse forme di nazionalismo, razzismo, xenofobia e anche guerre e conflitti che seminano morte e distruzione. Questi e altri eventi, che hanno segnato il cammino dell’umanità nell’anno trascorso, ci insegnano l’importanza di prenderci cura gli uni degli altri e del creato, per costruire una società fondata su rapporti di fratellanza. Perciò ho scelto come tema di questo messaggio: “La cultura della cura come percorso di pace”. Cultura della cura per debellare la cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente».

Impegno comune, solidale e partecipativo per proteggere e promuovere dignità e bene di tutti, timone e bussola per navigare nella tempesta

«La cultura della cura, quale impegno comune, solidale e partecipativo per proteggere e promuovere la dignità e il bene di tutti, quale disposizione ad interessarsi, a prestare attenzione, alla compassione, alla riconciliazione e alla guarigione, al rispetto mutuo e all’accoglienza reciproca, costituisce una via privilegiata per la costruzione della pace», scrive Francesco concludendo il Messaggio. «In questo tempo, nel quale la barca dell’umanità, scossa dalla tempesta della crisi, procede faticosamente in cerca di un orizzonte più calmo e sereno, il timone della dignità della persona umana e la “bussola” dei principi sociali fondamentali ci possono permettere di navigare con una rotta sicura e comune».

Un’utile occasione di riflessione da proporre anche nell’attività didattica

Riteniamo che il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2021 – breve e chiaro nel testo e nella struttura – possa costituire, oltre che per noi stessi, anche per gli studenti, sulla base dei molti spunti che offre sul piano formativo, in generale e in relazione a diverse discipline di studio, un’utile occasione di riflessione da proporre anche nel corso dell’attività didattica. Il link è il seguente:

http://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/peace/documents/papa-francesco_20201208_messaggio-54giornatamondiale-pace2021.html

Buona lettura e buon anno a tutti.

Nel corso dell'anno 2021 verrà emanato il bando per il rinnovo delle graduatorie ATA di 3° fascia di Istituto, alleghiamo il dm 640/2017 che disciplina i punteggi dei titoli culturali del precedente rinnovo triennio 2017/2020.

Alleghiamo anche le locandine promozionali dell' Ente di formazione IMFORMA autorizzato dalla REGIONE CALABRIA .

Per i costi dei corsi in convenzione e con prezzi agevolati riservati agli iscritti della Cisl Scuola di Cosenza  è utile rivolgersi alle sede provinciale  al numero 0984/21041, alle sedi  di consulenza sul territorio provinciale della Cisl Scuola di Cosenza e/o all'Ente IMFORMA al numero:0983/565092 ; email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.imforma.it

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